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"NOVEMBRE" DI GIOVANNI PASCOLI
09/11/2022, 09:52Bisogna rileggere i grandi poeti.
Bisogna rileggere Giovanni Pascoli. Ha poesie che parlano al nostro cuore, che evocano atmosfere ora liete ora tristi, ma sempre collegate con il suo e il nostro vissuto.
Come questa famosisima Novembre con cui Pascoli ci ricorda la ricorrenza tristissima del 2 novembre, giornata dedicata ai nostri morti. Ma lo fa con versi che mettono in evidenza la stessa natura con le foglie che cadono, il silenzio della campagna, e il desiderio di una prossima primavera.
NOVEMBRE
di Giovanni Pascoli
Gemmea l’aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore…
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l’estate,
fredda, dei morti.