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RENATO BONANNI E LA POESIA D'OCCASIONE

Per la ricorrenza della Festa della poesia, ecco una antica tradizione che si ripete

21/03/2019, 10:48
Silvio Bonanni e Alessandra Pinini D'Oliva Bonanni

La poesia d’occasione è una consuetudine letteraria che ha modelli antichi e nobili, Per esempio il poeta latino Stazio, autore originario di Neapolis vissuto in età flavia, è ricordato soprattutto per le Silvae, una raccolta di componimenti poetici in metri vari presentati dall’autore stesso come creazioni estemporanee dove tutte le poesie sono dedicate a personaggi famosi ed illustri della corte imperiale.
Andando ad esempi più vicini a noi, quanti sono gli scrittori che si sono deliziati dedicando versi per matrimoni, nascite o altre occasioni di amici e parenti? Famosi i versi di Umberto Saba dedicati alla moglie, o quelli di Ugo Foscolo per la guarigione di una amica, o del Parini che con il poemetto “Il giorno” descriveva la giornata del Giovin signore di cui era tutore…

 

Per questi motivi abbiamo voluto festeggiare la settimana della poesia dell’inizio di primavera, con una bella lirica in romanesco di Renato Bonanni. Ingegnere Elettronico ex Dirigente di Accenture con 20 anni di esperienza, è il fondatore di MultiOlistica (2005) e ideatore della omonima metodologia. Esperto di management, organizzazione aziendale e marketing creativo, per due anni è stato anche A.D. di una società di sviluppo sostenibile. È docente di comunicazione, problem solving, decision making e project management, musicista professionista e sceneggiatore. E  adesso nel portaleletterario.net poeta di occasione per i cinquant’anni di matrimonio dei genitori, Silvio Bonanni, ingegnere chimico e musicista e Alessandra Pinini D'Oliva Bonanni , Responsabile Eventi Culturali presso MultiOlistica S.r.l.
La poesia, ovviamente, si intitola: Oro puro.
Eccola

 

ORO PURO

So’ passati cinquant’anni
Voi ci avreste mai creduto
De resiste senza aiuto
E manco chiedeve li danni?

Beh, io sì cari signori
Sarà n’ po’ ché ce so’ nato
Saracché ce so’ passato
E che me siete genitori

E si è vero (e come è vero!)
Che le strade assai tortuose
Poi so’ quelle più virtuose
Pe’ percore er monno intero

Embè allora se direbbe
Che sta coppia qui assortita
Ha viaggiato nella vita
Come mejo ‘nze potrebbe

E ‘na cosa pure sento
Quanno guardo all’altri pizzi
Vedo tanti sodalizzi
Che je manca er sale drento

Invece voi fate faville:
Tra n’urlaccio e ‘na carezza
Sbuffi, liti e tenerezza
Oggi ancora andate a mille!

Er segreto de ‘sti sposi
Dunque, in fonno se capisce
Quello che nun rompe unisce
E qui so’ stati coraggiosi

Quindi, allora senza affanni
Figli, amici e voi parenti
Festeggiamo le eccellenti
Nozze d’oro dei Bonanni!

Renato
Roma, 19/3/2019

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