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"ROMA MI SOMIGLIA" SILLOGE DI SERENA MAFFIA PREMIATA A ROMA
La motivazione della Presidente della Giuria della Sez. Italia Mia del Premio "Le rosse Pergamene" ideato e condotto da Anna Manna
19/05/2018, 12:39A Serena Maffia per “Roma mi somiglia” (Passigli Poesia, 2017) il Premio “Le Rosse pergamene” 2018, sez. ITALIAMIA libro Edito
Come può una città assomigliare ad una giovane donna? Se lo chiede anche il poeta e critico letterario Davide Rondoni nella sua illuminate prefazione.
Serena Maffia dà vita ad una silloge dove il suo dirompente io poetico si muove tra giardini in fiore, argini del Tevere, strade affollate e studi d’artista. Su tutto la vitalità della poeta che sprigiona eros e ansia di futuro, in un continuo rimbalzo tra l’io amoroso ed un tu che sfugge, riemerge, oggetto del desiderio interfacciato con il desiderio femminile di cui profumano questi versi.
Così Roma, antica signora, può assomigliare ad una giovane donna che con coraggio e voracità allarga il proprio sguardo ad un futuro da protagonista. O di attesa come recita l’ultimo verso della silloge: “..la fiumara è il mio presente e il mio futuro/forse saprò ancora piacerti o piacere al tempo”. E proprio qui, nell’excipit, ancora la con-fusione di un “tu” che è insieme amante e città, Urbe amata, Roma.
La Giuria de Premio “Le Rosse pergamene” nella sez. lTALIAMIA a tema “Amare Roma, Amare a Roma”, ha giustamente premiato “Roma mi somiglia” di Serena Maffia perché, oltre averne dichiarato l’amore e l’identità già nel titolo, ci consente di ricordare la stessa origine di questa preziosa sezione del Premio: la nostra Italia qui raccontata in versi viaggiando da Firenze, a Napoli, ad Assisi e Palermo.
Dalla nativa Calabria a Roma caput mundi, Serena Maffìa ci accompagna tra “Capperi e Capitelli”, e da Piazza Venezia passando per il Corso e il campidoglio, riesce a volare sulle ali dei gabbiani “gabbiani come al mare/azzurro negli occhi e salsedine”.
La Presidente di Giuria, Neria De Giovanni