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Le grandi protagoniste della narrativa deleddiana: Maria Noina e Marianna Sirca
I Romanzi e le novelle di Grazia Deledda al sempre al centro una figura di donna di forte personalità
11/07/2014, 20:17
“La via del male”, 1896,
Maria Noina, la “potenza misteriosa” .
La bella e superba Maria Noina con la sua avvenenza fa innamorare il servo Pietro Benu strappandolo a Sabina, la cugina povera. “Esse risero, e per la prima volta Pietro s’accorse delle fossette di Maria e vide che vicino al viso ardente e al busto agile e calmo della cugina, Sabina appariva pallida e magra”. Dopo aver ceduto alla passione di Pietro, da lei alimentata con la seduzione di sguardi invitanti, Maria si fidanza con il ricco possidente Franziscu Rosana perché a Nuoro non si approvava un matrimonio tra classi sociali differenti. Dopo aver scontato mesi di prigione ingiustamente accusato di abigeato, Pietro si mette in società con un malvivente conosciuto in carcere, per rubare mandrie e diventare ricco e riprendersi la donna amata. Pietro uccide Franziscu e così Maria restata vedova può diventare sua moglie. Soltanto dopo la luna di miele, passionale e travolgente, Maria saprà di aver sposato l’assassino del primo marito.
“Marianna Sirca” (1915)
Marianna Sirca, la sfida d’amore della padrona
Marianna, morto il vecchio zio prete da lei accudito, ne diventa unica erede, ricca e libera di vivere una propria vita: “Ed ecco, si svegliava dopo tanti anni. Ne aveva trenta, adesso, e ancora neppure conosceva l’amore”. Viene affascinata dall’ex- servo pastore Simone Sole che è stato costretto ad andare alla macchia, bandito per un’ingiusta accusa. Marianna vive intensamente questa passione nata illuminata dalla luna, nella sua casa sui monti sopra Nuoro. Ogni notte accoglie nel proprio letto Simone affrontando la riprovazione di tutti, dal vecchio padre alla serva che la considera ormai posseduta da una forza demoniaca, l’Eros. Marianna esorta Simone a consegnarsi alla Giustizia per poi poterlo liberamente sposare. Il cugino di Marianna, Sebastiano, che mirava più alla sua ricchezza che all’amore, uccide Simone proprio quando il giovane aveva appena promesso a Marianna di costituirsi. Le loro nozze saranno nozze di morte consacrate da un anello di diamanti che il moribondo Simone fa appena in tempo ad infilare al dito della sua promessa sposa.