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LA PROMOZIONE PUBBLICITARIA CON Il NOME DI GRAZIA DELEDDA
08/07/2016, 16:25Il nome della Deledda su un tappo di bottiglia di vino, su una etichetta di birra: infuria la polemica se sia lecito o meno utilizzare il nome del nostro Premio Nobel per promozioni commerciali in tali contesti.
Bene, ecco la mia opinione con un bell'esempio.
Da pochi giorni è uscita una plaquette di poesia, Corredo grottesco (ed Nemapress, collana Calliope) del grande scrittore siciliano Federico Hoefer.
La raccolta è strutturata in diverse sezioni, ognuna delle quali si apre con la dedica ad un importate scrittore di cui sono ricordati nome, cognome, titolo di un'opera famosa: si inizia con Gabriele D'Annunzio, poi Ercole Patti, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri e per finire Umberto Eco.
Mi chiederet cosa c'entra Grazia Deledda? Bene, dopo una dotta introduzione a firma del prof. Liborio Mingoia, tutta la raccolta è preceduta da una dedica, exergo in funzione di sintetizzare il senso dell'intera silloge, con parole di Grazia Deledda: “Conosco un po' la vita, null'altro. Si fa presto a conoscere la vita, quando si nasce dove sono nata io”.
Di tutti gli altri scrittori solo il nome e il titolo di un'opera, per la nostra Grazia, invece, il posto d'onore di citazione in epigrafe!
Come dire, tutti questi grandi scrittori sono sotto la protezione letteraria di Grazia cui viene riconosciuto un bel ruolo di primazia, perchè soltanto le sue parole racchiudono interamente il significato della raccolta poetica di Federico Hoefer, “Corredo grottesco”, che guarda alla vita, anche a quella drammatica e traumatica degli sbarchi dei migranti in Sicilia.
Chiunque leggerà queste poesie di Federico Hoefer, si imbatterà per prima cosa nel nome e nelle parole di Grazia Deledda.
E' questo il messaggio pubblicitario su di lei e grazie a lei, che preferisco...