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Il PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA A CHI? OGGI E ALLORA....

11/10/2014, 00:48
Grazia Deledda

Quando Grazia Deledda si recò a Stoccolma per ricevere, il 10 dicembre 1927, il Premio Nobel per l’anno 1926, furono in molti in Italia e nel mondo della cultura a domandarsi: ma chi è? Benchè i libri della scrittrice fossero già ampiamente tradotti e pubblicati anche all’estero, dagli USA all’allora Paesi dell’Est, ci fu sorpresa e, a volte, disappunto per quella vittoria.
In tutti i Paesi vennero ricordati scrittori che parevano più accreditati, più meritevoli. Più popolari.
E’ risaputo come in anni più vicini a noi, quando il Premio Nobel per le lettere fu assegnato a Dario Fo, il grande poeta Mario Luzi non trattenne la sua delusione.
E come dimenticare Giuseppe Ungaretti a cui per due volte fu preferito prima il poeta Salvatore Quasimodo poi Eugenio Montale!

Così anche quest’anno quando i mass media hanno divulgato il nome di Patrick Modiano, narratore e sceneggiatore francese, come vincitore del Premio Nobel per le lettere, sono stati in tanti i commentatori che hanno fatto nomi di scrittori dal Giappone alla Cina, all’Europa dell’est come candidati quasi certi…

Il fatto è che si dimentica molto spesso che i criteri per cui si assegna il Premio Nobel sono non soltanto di natura stilistica e intrinsecamente letteraria, ma anche marcatamente sociali, di rapporto con il popolo di appartenenza.

Così per la nostra Grazia Deledda nella motivazione si legge il giusto riconoscimento a che la nostra scrittrice abbia voluto raccontare al mondo anche l’antropologia e la natura più vera della propria Isola; così per Patrick Modiano, si legge il forte richiamo alla memoria storica della sua origine ebrea, di quella stagione drammatica e tragica vissuta dalla sua gente durante la seconda guerra mondiale in Francia, dopo l’invasione tedesca.

In molti Paesi ci si candida al Nobel o gruppi di amici credono di poter “candidare” al Nobel scrittori di valore a loro conoscenza; Soltanto alcune Istituzioni riconosciute possono inviare le candidature da ogni Nazione sperando che, quando la Commissione del Nobel sceglie il vincitore, il mondo culturale nel suo insieme non debba esclamare: il Premio Nobel a chi?


     
 

Neria De Giovanni

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