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ASSAGGI , piccoli brani tratti da volumi, significativi per contenuto, intriganti per la scrittura.
Il Commissario Ponzetti di Giovanni Ricciardi indaga ancora attraverso le strade e i luoghi di Roma
11/06/2014, 19:12Giovanni Ricciardi, Portami a ballare. Le indagini del commissario Ponzetti, Roma, Fazi editore, 2012
Davanti a Porta Latina, sul principio della via che conduce alla Passeggiata Archeologica, c’è un grande albero frondoso, con una chioma possente e un tronco massiccio e tozzo. Da ragazzo, ogni tanto, ci venivo in bicicletta, scendendo da Monti verso i Fori, girando attorno al Colosseo, imboccando l’Appia Antica fino a San Sebastiano e risalendo a sinistra la strada che corre lungo le Mura Aureliane. Erano gli agosti romani di una volta, quando la città si svuotava per davvero e la canicola prendeva stabile possesso delle strade assolate. Mi abbeveravo a una fontanella di ghisa che continuava a sprecare acqua a dispetto dell’arsura e mi sdraiavo sul prato sotto l’albero a guardare le foglie mosse da un vento svogliato. A volte mi addormentavo.
Un noir si snoda attraverso le strade e i luoghi di Roma, neghittosa e pigra, più del solito. Ponzetti è un poliziotto sui generis che ama risolvere i casi criminosi affidandosi al suo intuito psicologico, muovendosi con abilità nei meandri dell’investigazione, e tenendosi alla larga da tutte le diavolerie tecnologiche della polizia scientifica. Un delitto è un affare di testa e di cuore, e per sciogliere gli enigmi bisogna entrare nell’anima delle persone. Perché è lì sta la chiave di volta.