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L'emozione della cultura a casa di Luigi Pirandello, di Antonio Maria Masia

Un'intensa presentazione del libro di Piefranco Bruni nello studio romano del drammaturgo a 150 anni dalla nascita

31/03/2017, 18:47 | Attualità

Tanta emozione : ritrovarsi in ottima compagnia nella casa romana di Luigi Pirandello, il grande drammaturgo di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita,  premio Nobel 1934, accanto alla sua scrivania dove ha composto le sue immense opere, la sua camera, e le sue cose, per partecipare alla presentazione dell’interessante e bel libro di Pierfranco Bruni “Luigi Pirandello il tragico e la follia”, edizioni Nemapress, presentato dall’autore, dall’editora  Neria De Giovanni presidente dell’AICL Associazione Internazionale dei Critici Letterari, da Umberto Croppi Consigliere dell’Istituto di Studi Pirandellini e da Francesco Mercadante presidente del Sindacato Liberi Scrittori Italiani.
Il saluto di apertura è stato di Umberto Croppi che ha manifestato il proprio interesse verso questo libro cos nuovo nell’approccio critico e di cui ha potuto ammirare lo stile letterario dell’autore.
Neria De Giovanni ha ricordato le numerose città in cui il libro è stato già presentato, da Taranto a Manduria, a Grottaglie, da Castelbuono in Sicilia a Milano, ma per Roma il luogo quasi d’obbligo privilegiato è stato ovviamente la casa del grande scrittore che ospita adesso l’Istituto di studi pirandelliani.
“Dopo aver parlato di lui tra i suoi mobili, alla sua scrivania, nella casa romana dove è morto, intendiamo “trasferirci” al Caos, ad Agrigento, nel luogo della sua nascita, sede del Parco letterario a lui intitolato.” Ha così concluso Neria De Giovanni ricordando come il libro di Pierfranco Bruni raggiunge molti lettori soprattutto tra i giovani e gli studenti perché ha saputo confrontare lo scrittore con temi di contemporaneità culturale, rendendo Pirandello nostro contemporaneo, ben oltre le polverose, saccenti letture accademiche e universitarie.

Francesco Mercadante messinese, ha ricordato alcuni episodi che collegano il grande scrittore agrigentino con il mondo della drammaturgia siciliana e soprattutto del suo difficile rapporto con Benedetto Croce.

La parola conclusiva è stata ovviamente quella dell’autore, Pierfranco Bruni, vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori italiani e presidente del Comitato Minoranze etno-linguistiche del MIBACT. Con la consueta verve e competenza, Bruni ha tratteggiato alcune tematiche riguardanti i rapporti di Luigi Pirandello con una antropologia che viaggia dalla introspezione logica  alla empatia sciamanica. Il suo libro rappresenta certamente una lettura molto originale e nuovissima, non priva di spunti per ulteriori approfondimenti. Importante il rapporto di Pirandello tra Oriente e Occidente, soprattutto con il mondo africano del Mediterraneo in cui la Sicilia di nascita è immersa; e poi il nesso che lo collega simbolicamente ad uno scrittore come Cesare Pavese, lontano nel tempo ma vicino come sensibilità. Particolarmente approfondite sono le pagine sul Pirandello poeta. Pierfranco Bruni ha terminato il suo intervento ricordando il difficile rapporto di Pirandello con il femminile, e soprattutto il suo legame, ancora da indagare, con la grande attrice e sua musa Marta Abba.

Il fascino della dimora romana di Luigi Pirandello unito all’interesse che suscita il libro di Pierfranco Bruni “Luigi Pirandello, il tragico e la follìa” (edizioni Nemapress) è testimoniato anche dal folto e qualificato pubblico che ha partecipato alla presentazione: Paolo Petroni, Presidente dell’Istituto di studi pirandelliani, gli autori della casa Editrice Nemapress, della collana Teatro: Maria Sandias, Maria Inversi, Camilla Migliori, della collana Narrativa: Maria Teresa Giuffrè, Luisa Bussi; della collana Saggi, Antonio Maria Masia; membri dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari, Angelo Sagnelli, Franco Idone; Antonella Pagano, Presidente dell’Associazione Poesia per Matera; Mariangela Giorgi Cittadini, della rete delle donne; Francesca Romana Uccella del Parco letterario Carlo Levi, la poeta Stefania Lubrani, Massimo Milza, responsabile marketing Nemapress e Tesoriere AICL.

 

FOTO DEL SERVIZIO: CLAUDIO MILZA

Antonio Maria Masia
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