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Premio Letterario Tropea, la città si veste di libri

Sabato 26 e domenica 27 luglio, ottava edizione in uno scenario di luna sul mare

22/07/2014, 18:02 | Attualità

Tropea si veste di libri. Sabato 26 e domenica 27 luglio prossimo. Tropea ha la bellezza che ti viene incontro. Non devi cercarla. Sarà lei a cercati. Come una dea o una musa o una terra che non dimentica.
Il suo Premio letterario giunto alla Ottava edizione avrà due serate di intenso confronto e si parlerà di culture e soprattutto di letteratura. La città del mare che ascolta i tramonti e i luoghi che Giuseppe Berto, a un volo di aquila da Capo Vaticano, ha scelto per viverci oltre le disarmonie e per restarci tra i giochi ovattati dell’infinito sino all’eterno.
Qui, in questa terra di una Calabria che recita le onde greche e quelle latine, rubando a Pascoli una chiosa dedicata al mare di Reggio e di Messina, la letteratura è diventata una “parlata”.
Con il “calabrese” bisogna parlare in silenzio, ci ha insegnato Corrado Alvaro, perché ha bisogno di toccare le parole e non solo di ascoltarle e di sentirle.
Il Premio Tropea è una ricchezza perché sa di “miracoloso”, impropriamente uso il termine, ma ha un senso. Discutere di letteratura ma in modo più complessivo di culture e di libri significa aprire una finestra sul mondo. Tropea è la capitale calabrese, e direi del Sud, della cultura. È giusto che si dia un giusto riconoscimento. Otto edizioni, con stile, eleganza e come si dice in Calabria, con garbo non sono poche.
Il mio amico Pasqualino Pandullo, che conosco da una vita, ha dato l’anima e il cuore e costantemente offre il cuore e l’anima a questo premio.

Grazie Pasqualino e a tutti gli operatori che vivono la Calabria come sintesi di epoche che hanno fatto la storia.
La Calabria è anche il Premio Tropea!

Serate intense che sempre lasciano il segno. Io ormai sono di casa e qui ritrovo una terra e una amicizia che sa di antichi sapori e di coralli, di onde sbattute tra i muretti e lune di fuoco che cadono a picco sui tramonti. Nelle sere con il vento del porto la voce sa di letteratura.
I premiati di quest’anno raccontano e cercano di decifrare simboli, realtà, immagini. Antonio Moresco con “La lucina”, (Mondadori),  Chiara Valerio con “Almanacco del giorno prima” (Einaudi) e Sandra Petrignani con  “Marguerite” (Neri Pozza).

Pierfranco Bruni

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