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Le sette note d’argento di Lia Levi

E’ tra le scrittrici, anche per ragazzi, più dotate, feconde e seguite, in una parola, più brave della nostra letteratura

27/06/2014, 11:30 | Attualità
Lia Levi, riceve il Premio Alghero Donna 2010


Il festival di Bologna di letteratura per ragazzi è di anno in anno sempre più un successo.
Davanti alla crisi di lettori, anche e non solo economica, un fortino da ben difendere sembra essere quello dei giovani lettori, uno “zoccolo duro” come suol dirsi, in cui riporre speranze ed attenzioni.
Così molti editori stanno da tempo curando Collane specifiche di editoria per bambini e ragazzi, oltre le editrici che sono specializzate in opere soltanto per questo genere di pubblico.
La Piemme ha lanciato da tempo la sua collana “Il Battello a Vapore” ,  nato nel 1992 come Settore Junior di Edizioni e che ad oggi propone  una grande varietà di libri di narrativa adatti a un pubblico di lettori che va dai 3 ai 13 anni. Varie serie colorate a seconda dell’età del giovane lettore cui si rivolge.
Lia Levi è una autrice di long seller anche in veste di scrittrice per ragazzi e nella Serie Arancio del Battello a Vapore, per bambini da 9 anni in su, ha appena pubblicato l’ultimo suo libro, “Sette note d’argento”.
La scrittrice vive e lavora a Roma e come molti altri suoi libri per ragazzi e non, ambienta nella Capitale le storie che racconta. Per molti anni giornalista, direttrice del mensile della comunità ebraica  “Shalom”,  è sorprendente la freschezza ed immediatezza del suo linguaggio che si adegua naturalmente e con brio ai piccoli protagonisti.
In questo “Sette note d’argento” sono due amichette Angelica e Martina che alla fine della quinta elementare scelgono di iscriversi ad un corso di musica che la nuova scuola media propone. 
Di qui il titolo che riprende il trofeo portato a casa dalla piccola orchestra scolastica dopo l’esibizione in un concorso nazionale a Cortona.
Lia Levi ci sta proprio a suo agio (e fa stare a suo agio i lettori) tra le emozioni, le attese e le paure delle giovanissime adolescenti davanti ai fatti della loro vita quotidiana, relazioni con i genitori, con i fratelli e le sorelle, i primi amori nati tra i banchi della scuola.
D’altronde, come la stessa scrittrice ricorda nelle note autobiografiche  a fine volume, lei ha iniziato la sua carriera con la scrittura, raccontando nel romanzo “Una bambina e basta” del 1994, proprio la sua vicenda di bimba ebrea durante le persecuzioni nazi-fasciste.
Con “Sette note d’argento”, così come con i precedenti “Io ci sarò” sempre della serie Arancio e, tra gli altri,  per i più piccoli “Il pappagallo francese” per la serie Arcobaleno, Lia Levi si consolida  tra le scrittrici anche per ragazzi più dotate, feconde e seguite, in una parola, più brave, cui i genitori possono rivolgersi con tranquillità e sicurezza!  

Neria De Giovanni
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