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Gli Stati Generali delle Donne Sardegna: verso la Conferenza Mondiale di Milano
21/09/2015, 18:46 | AttualitàNon sarebbe stato certamente un appuntamento mancato quello de “Gli Stati Generali delle Donne in Sardegna” da parte di personaggi emblema della regione quali Grazia Deledda, Joyce Lussu o Marianna Bussalai. L’incontro, organizzato da Francesca Ena, presidente del centro “Io non ho paura” - Donne contro la violenza ONLUS di Iglesias, in collaborazione con l’organizzazione de Gli Stati Generali di Italia, pone delle basi di riflessione nodali sul mondo femminile e su un progetto che individua importanti obiettivi: ascoltare le donne del territorio, raccogliere le proposte operative da proporre alle agende politiche a livello nazionale e locale, intrecciare i dati di contesto con le esperienze e le proposte emerse dalle partecipanti e focalizzare l’attenzione sul tema del lavoro.
Circa una trentina di donne di tutta Sardegna, dunque, si sono incontrate il 4 Settembre per discutere su cinque grandi temi, economia, politica, cultura, sociale e stili di vita e sport, presso la Sala Search del Comune di Cagliari, dove la parola d’ordine è stata: condivisione per la creazione di tavoli di dialogo e di progettazione partecipata.
Gli interventi sono stati un grido, non tanto di autocommiserazione o di protesta o di contrapposizione al mondo maschile, ma di entusiasmo, di bisogno di esserci, poiché - “Il bello è appunto agire come donne, sentendoci sempre più donne” (Joyce Lussu). Le testimonianze di tutte le partecipanti, tra le quali quelle di Annalisa Diaz (ex parlamentare e storica presidente del Centro di Documentazione e Studi delle Donne a Cagliari), Maria Antonietta Mongiu (Presidente del FAI Sardegna) e Rosanna Romano (Caporedattore dell’ufficio stampa del Consiglio Regionale della Sardegna), saranno raccolte in un documento unico, un prezioso contributo, che sarà presentato all’attesissima Conferenza Mondiale delle Donne, che si svolgerà a Milano i prossimi 26-27-28 Settembre, vent’anni dopo Pechino, un evento importante dove si tenterà di cambiare, ancora una volta, le sorti sociali, professionali ed economiche delle donne.