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Un romanzo in cucina con i colori di Pedro Aldomovar

Ada Parellada ha scritto un libro ricco anche di ricette che potrebbero essere veramente realizzate dai lettori più attenti.

19/05/2015, 16:46 | Attualità

Forse l’influenza di Expo e dei temi sulla alimentazione che lo animano, ha portato in Italia un vero e proprio successo editoriale della Catalogna, il libro di Ada ParelladaSal di vainilla” che in italiano è diventato “La piccola cucina dei sapori segreti” ( Sperling & Kupfer, € 9,90).

La scrittrice Ada Parellada nata nell’albergo che la famiglia fondò fin dal 1714, oggi gestisce a Barcellona tre ristoranti dove tiene anche corsi di cucina e seminari di educazione alimentare. Questo romanzo, il suo primo, è necessariamnete legato a questa esperienza anche se la Parellada in più interviste nega una discendenza autobiografica diretta con la protagonista.

Annete è una ragazza canadese arrivata a Barcellona senza soldi e senza amici. Andrà ad aiutare Alex il cuoco proprietario di un ristorante molto noto ma che a causa della concorrenza, e delsuo brutto carattere, rischia il fallimento.
La storia del romanzo è abbastanza semplice, snodandosi tra ricette di cucina e rapporti affettivi, di amicizia, di odio-amore che si intrecciano via via tra i vari personaggi.
Fa capolino tra le righe la specializzazione della scrittrice che oltre ad essere una importante e famosa chef è anche una attenta studiosa di antropologia e di costumi alimentari. Ecco perchè di tanto in tanto ci viene raccontata l’origine di alcuni cibi, la provenienza di alcune spezie, l’uso di detrminate cotture facendo risalire quelle notizie alla storia della civiltà che le ha prodotte. Così sappiamo tutto su come e perchè il tacchino è giunto sulle nostre tavole, o il granoturco, o le rape, ecc..

Annette, come la sua autrice, ha un passato da studiosa della antropologia del cibo ed il romanzo ci presenta anche questa sua evoluzione, da aiuto-cuoca a cuoca provetta a scrittrice di articoli e saggi sulla storia degli alimenti.
Il titolo in catalano si rifà ad una svolta finale, quando cioè Annete, per salvare le finnaze di Alex, decide di avviare la produzione di sale aromatizzato, principalmente sale al gusto di vaniglia.

Questo riferimento si perde invece nella tradizione del titolo in taliano, che con “La piccola cucina dei sapori segreti” preferisce riferirsi ad un gioco che Annette propone ai suoi clienti, ma soprattutto al maestro-cuoco Alex, invitandoli ad indovinare il sapore nascosto, segreto, appunto che fa dei suoi piatti ricette così speciali.
Ed il romanzo è davvero ricco di ricette che potrebbero essere veramente realizzate dai lettori più attenti.

Ma si sa, la buona tavola va spesso accoppiata con l’amore, e così anche in questa vicenda non mancano le pulsioni passionali, amoriose :ovviamente tra i protagonsit cuochi, Alez ed Anette, ma anche a sorpresa ci sono  passioni lesbiche accese in Carol, la  perfida critica gastronomica.
E larga parte nel libro ha la comunicazione ed informazione, direi il marketing intorno al prodotto –ristorante. Ada Parellada ci dimostra come i social network a volte funzionano di più e meglio di una recensione sulle riviste specializzate!
Infine, leggendo questo romanzo, mi è sembrato di immergermi nelle atmosfere forti e variopinte dei films di Pedro Aldomovar, i cui protagonisti si esaltano per un amore o, come in questo caso, per il sapore "segreto" di un piatto speciale.

 

Neria De Giovanni
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