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Scrittori come cantanti, globetrotters dei festival letterari, di Neria De Giovanni
22/07/2025, 19:08 | Attualità
Siamo nel mezzo di un’estate torrida che anticipa l’arrivo del generale agosto.
È già da qualche anno che le città turistiche, ma anche i borghi più nascosti in montagna, in campagna, al mare oltre alle tradizionali sagre con i prodotti tipici, utilizzano accanto e/o insieme alla musica, anche la presentazione di scrittori più o meno noti, con le loro novità editoriali.
L’Italia si dice sia un Paese dove si legge sempre meno e purtroppo i dati nazionali dell’editoria sono sconfortanti. Eppure gli scrittori attraversano tutta la Penisola e le Isole come globetrotters, non trascurando piazze paesane accanto a più blasonate librerie e Rassegne. Scrittori come cantanti? È ormai abusato il termine Festival che all’origine indicava competizioni canore e oggi invece con traslato semantico non più avvertito, indica Rassegne letterarie, presentazione di libri queste sì con accompagnamento musicale e gli scrittori accovacciati su uno sgabello al centro con microfono offerto dal conduttore-intervistatore e banchetto dei libri pronti per la vendita e il firmacopie.
Così i vacanzieri del mare e della montagna, della campagna e dei borghi tradizionali dopo una giornata di caldo, passeggiate tra la natura e/o soste in spiaggia a seconda dei gusti, possono distrarsi e perché no acculturarsi con i Festival letterari che coprono tutto il Paese.
Anche la più piccola amministrazione comunale non rinuncia ad una passerella culturale con il saluto dell’assessore e spesso anche del sindaco, a “benedire” quello che ormai da molti anni sta diventando un vero proprio rito estivo.
Gli organizzatori culturali non fanno ferie! L’estate sta diventando un periodo fertile per la loro attività. Spero proprio che tanta fatica e tanto lavoro servano effettivamente a dare un po’ di ossigeno alla nostra editoria, soprattutto quella indipendente, che ben utilizza i suoi autori come paladini della lettura firmando il proprio libro per un pubblico che speriamo possa essere sempre più numeroso e soprattutto consapevole.
Perché i Festival letterari non siano soltanto un momento estivo di apparizione mondana ma un vero incontro tra persone che amano riflettere su ciò che ancora qualche scrittore riesce a proporre.