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Il Premio Italia diritti Umani 2024 con i trent'anni della Free Lance International Press di Elisa Lucchesini

20/10/2024, 15:33 | Attualità
Roma, UNAR, Sala Italia, I premiati

La FLIP- Free Lance International Press, associazione professionale fondata dal giornalista Virgilio Violo, compie trent’anni e,  nella sala Italia della sede UNAR a Roma, ha festeggiato  con la consegna de pluridecennale Premio Italia Diritti Umani in collaborazione con UNAR, Unione delle Associazioni di roma e del Lazio, WILPF Italia e la Rete CittàNET.
Dopo i saluti di Antonio Maria Masia, presidente dell’UNAR, Virgilio Violo ha ricordato  che “Il Premio Italia Diritti Umani nasce dall’esigenza da parte delle associazioni coinvolte di voler dare un giusto riconoscimento a coloro che, per la loro attività, si sono distinti nel campo dei diritti umani. In un mondo in cui il profitto sembra essere lo scopo ultimo di ogni intento, bisogna sostenere chi lotta veramente, sacrificando spesso gran parte (o del tutto) la propria esistenza per aiutare il prossimo. I Mass Media spesso non prestano la dovuta attenzione al tema dei diritti umani, se non in maniera superficiale. È giunto quindi il momento- ha concluso Violo- , non solo di dare un giusto riconoscimento a chi lotta per la difesa dei più deboli, ma anche di parlare su come possano essere tutelati meglio questi diritti che, anche in paesi come l’Italia oltre che all’estero, sono sistematicamente violati, soprattutto nei confronti dei più deboli.”
L’evento è stato coordinato da Neria De Giovanni, del Direttivo della FLIP e presidente dell’Associazione Internazionale Critici Letterari.
Come sempre prima la manifestazione si è sviluppata in te momenti : la tavola rotonda di approfondimento , una performance teatrale e infine la consegna del Premio.
Ha aperto Patrizia Sterpetti, presidente di Wilpt Italia con “Schermare le violazioni dei diritti umani L’approccio di Wilpt” illustrando tutte e attività della sua Associazione che collabora anche con ‘ONU per i diritti umani in particolare quelli delle donne di tutto il mondo.
E seguito l’intervento del titolare della Rete di giornalisti CittàNEt, Antonio Cilli, che ha approfondito la differenza tra  informazione e comunicazione autentica, esplorando anche la realtà di  giornalisti editori di se stessi concretizzata dalla sua Rete.

 

Ferdinando Maddalaloni, grande attore e regista che presto rivedremo anche su RAI1 nel ruolo del Preside della terza stagione di “Mina Settembre”, come nelle passate edizioni del Premio, ha rappresentato un suo testo dal titolo “Strip Human Right Song Tease” spogliando le parole di tre famose canzoni dal loro manto musicale, e collegandole ad eventi personali e storici in particolare con il ricordo del vicepresidente della FLIP Antonio Russo, giornalista free lance morto durante un suo reportage in Cecenia.

Nella edizione 2024 del Premio Italia Diritti Umani sono state offerte tre opere pittoriche offerte dalla artista veneta Serena Pizzo, anche giornalista e scrittrice, di casa presso la più importante gallerai di via Margutta a Roma e animatrice di OLTREMODOTV.
Come sempre le motivazioni dei tre premiati sono state affidate alla lettura sapiente di altrettanti attori.
Chiara Pavoni ha letto la motivazione per
Maria Lina Veca:  per il coraggio di documentare una gamma vastissima di violazioni dei diritti umani che comprende: le
conseguenze dei bombardamenti NATO con uranio impoverito in Somalia e Serbia, la contaminazione
presso le basi militari in Sardegna; il traffico di organi in Serbia; la violenza contro le donne; la tortura e i
campi di concentramento. Per le notevoli capacità di rappresentazione di questi temi attraverso una scrittura saggistica, narrativa,
teatrale vibrante e sensibilizzante Per le iniziative umanitarie oltre che politiche apprestate nelle aree in cui ha svolto attività di inchiesta, Il “Premio Italia Diritti Umani 2024” viene assegnato a Maria Lina Veca”.

Corrado Solari ha letto la motivazione per
“ Francesco Amodeo, giornalista, cittadino d’ inchiesta come ama definirsi, che mette la propria opera di
divulgazione al servizio di questi ultimi. Autore di rubriche televisive, di libri d’inchiesta e romanzi di gran
successo: “ Il Cartello Finanziario”, “La Matrix Europea”, “IL DIegO Rivoluzionario” per citarne alcuni. Acuto
interprete della dignità e dei diritti della collettività, coerente difensore della libertà di espressione nella
quale si identifica il vero giornalismo, importante pilastro della democrazia, servitore della centralità
dell’uomo, di chi non ha voce e dei più deboli, per questi suoi meriti va il “Premio Italia Diritti Umani 2023” 

Giuseppe Lorin ha letto la motivazione per
Franco Fracassi, giornalista esperto di geopolitica e comunicazione, sin dal 1988 ha lavorato per testate
italiane e internazionali: quotidiani, settimanali, mensili, agenzie di stampa, radio, tv e internet. Per sedici
anni è stato inviato di guerra (Bosnia, Kosovo, Angola, Iraq, Afghanistan, Ucraina). Ha svolto inchieste su
corruzione, mafia, terrorismo e servizi segreti e coperto i principali eventi mondiali (la caduta del Muro di
Berlino, il colpo di Stato in Russia, le Olimpiadi, i vertici internazionali, tra cui il G8 di Genova).
Molte delle inchieste che ha realizzato sono state trasformate in libri o in film. Come regista ha diretto
quindici documentari d’inchiesta di cui ne è stato anche autore e produttore. E’ autore di molti libri tra cui
ben 29 d’inchiesta. Come fotografo ha pubblicato su alcune delle principali testate internazionali e
partecipato per ben tre volte al World Press Photo.
Per il suo lavoro, la sua professionalità e per il suo senso dell’etica il “Premio Italia Diritti Umani 2024” va
a Franco Fracassi, giornalista mai schiavo del potere, che incarna in pieno la figura del giornalista
"libero" amante dell'informazione mai condizionata e sempre pronta ad evidenziare le ingiustizie della
nostra società.”

 

Ha chiuso l’intenso pomeriggio romano Chiara Pavoni con un testo contro la violenza sulle donne scritto dalla poeta Michela Zanarella

ELISA LUCCHESINI
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