Sei in: News » Attualità » Ridateci Luciano Luisi per un Premio letterario vero, di Neria De Giovanni
Ridateci Luciano Luisi per un Premio letterario vero, di Neria De Giovanni
08/07/2024, 17:04 | Attualità
Ma perché tutto è diventato spettacolo, risa e battute da cabaret? Panem et circenses dicevano gli antichi romani e mi pare che certa informazione televisiva si stia sostituendo proprio alle arene, senza nessun rispetto per l’oggetto-libro al centro dell’attenzione. Oppure è proprio la letteratura che sta precipitando così in basso da essere sempre più mercificata e sorretta da un marketing impietoso e dominante!
Un tempo non molto lontano il Premio Strega era presentato e condotto da giornalisti di raffinata cultura, spesso scrittori in proprio, come Luciano Luisi o Vanni Ronsisvalle o Claudio Angelini . Non soltanto leggevano bene i libri finalisti, ma non avevano alcun bisogno di mettere sotto i riflettori la loro persona perché sapevano bene che il mestiere dell’intervistatore è far argomentare l’intervistato. Lapalissiana e deontologica verità che pare perduta nel buio della notte, anche di quella sempre più mondana in cui sta precipitando il Premio Strega.
La mia amica Valentina Fortichiari, colta scrittrice e per molti anni Capo Ufficio stampa di notissime Case editrici, nonché, come disse Beppo Pontiggia, mia gemella astrologica, ha così commentato sulla sua pagina social: “Penosa la serata dello Strega. Autori e editori esclusi tirino un sospiro di sollievo: meglio non esserci. Calvino, Montale, Ungaretti costretti - loro malgrado, grazie alla AI - a fare da ‘padrini’ a libri tanto estranei al loro profilo di Scrittori della Classicità: non ho mai visto una così abnorme mancanza di rispetto. Si è fatto strame di tutto, in primis della Memoria di un tempo. “ A rincarare la dose anche l’ottimo e “tagliente” Aldo Grasso sul Corriere della sera.
Se vi domandassi chi ha vinto il Premio Strega l’anno scorso o peggio due anni fa, molti non saprebbero rispondere! Lontanissimi gli anni in cui erano Pavese, Morante, Ortese, Flaiano, a salire sul podio e la loro era penna donata alla classicità, intesa come arte duratura...ma oggi?
Se l’anno prossimo si presentasse un romanzo prodotto da Intelligenza Artificiale penso che l’industria della commercializzazione di massa cucinerebbe subito il caso di una scrittrice/uno scrittore misterioso ed irraggiungibile.
Ed anche la presentatrice potrebbe finalmente fare il suo numero senza avere nessuno da intervistare o alcun rivale sul palco!