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L’Assenteismo (dei votanti) colpisce anche il Premio Strega, di Neria De Giovanni
09/07/2023, 09:52 | Attualità
Il Premio Strega come sempre fa discutere.
Dopo un tour in diverse città per presentare i finalisti, eccoci al primo giovedì di luglio per la proclamazione del vincitore nello splendido scenario del Ninfeo di Villa Giulia a Roma.
Prima ed al di là della valutazione della classifica finale, mi ha colpito un altro elemento, quello riguardante la votazione.
Il Premio Strega è assegnato da una giuria composta da 400 Amici della domenica, ai quali si aggiungono 220 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da oltre 30 Istituti Italiani di Cultura all’estero, 20 lettori forti e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma, per un totale di ben 660 aventi diritto.
Ma quest’anno ha votato l’85% degli aventi diritto.
Perché?
Come negli anni d’oro pre-covid, questa edizione ha visto una rincorsa all’apparire, con una cena esclusiva al Caffè degli artisti , prima della premiazione finale.
Tutto come da protocollo, compresa la diretta televisiva che sta facendo assumere ai premi letterari più la caratteristica di spettacolo.
Eppure i “veri” lettori , il 15% dei votanti è mancato all’appuntamento.
Ma mi consola il fatto che a vincere sia stato un libro vero, per il quale certamente ha influito il destino tragico della sua autrice, ma che è riuscito ad imporsi su altri favoriti che, sinceramente a me sono sembrati molto da cliché già visto (e letto),
Ha vinto Ada d'Adamo con il suo primo ,ed ultimo, libro Come D'Aria (Elliot) che l'ha portata alla vittoria del Premio Strega 2023 con 185 voti. Morta a 55 anni il primo aprile 2023, due giorni dopo essere entrata nella dozzina del Premio, ha saputo l’ultimo giorno della sua vita di essere entrata nella cinquina finale dello Strega.
Dietro alla vincitrice nell’ordine, con 170 voti Rosella Postorino, autrice per Feltrinelli di Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli), al terzo posto Andrea Canobbio, autore di La traversata notturna (La nave di Teseo) con 75 voti., quarto posto per Maria Grazia Calandrone con Dove non mi hai portata (Einaudi), che ottiene 72 voti, quinta Romana Petri, autrice di Rubare la notte (Mondadori), con 59 voti.
Una cinquina con quattro donne a siglare quello che è una certezza da molto tempo, la grande bravura ed incisività dei libri a firma femminile.
A differenza della stragrande maggioranza dei Premi e Concorsi che non si consegnano se non è presente l’autore (spesso autore famoso sulla cui persona si conta per il successo della manifestazione…) lo Strega 2023 è andato ad un libro, alla sua storia di vittoria della vita sul dolore, ha vinto la scrittura struggente e cristallina, per la quale certamente ha influito il destino tragico della sua autrice.
Non è la prima volta che il Premio Strega viene assegnato postumo: era accaduto con Passaggio in ombra di Mariateresa Di Lascia nel 1995, con il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel 1959 e con Rinascimento privato di Maria Bellonci nel 1986.
Comunque vada la votazione finale, lo Strega si porta dietro una scia di polemiche, interrogativi, curiosità che spesso nascondono il vero significato di un concorso letterario: il libro.
Speriamo in una prossima edizione, possibilmente senza la tirannia della diretta televisiva e con una conduzione meno ironica..
Foto: Manifesto Premio Strega 2023 – Elisa Seitzinger – Fondazione Maria e Goffredo Bellonci. Casa Museo