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Da Tacita Muta alla Giornata Mondiale della Lingua Madre, di Neria De Giovanni

21/02/2022, 13:23 | Attualità

Il 21 febbraio nell'antica Roma si festeggiava Tacita Muta, la ninfa che si chiamava  Lara o Lala, colei che canta,  a cui Giove tagliò la lingua per aver svelato a Giunone i suoi tradimenti. Per non correre rischi, il padre degli dei affida a Mercurio, il dio psicopompo, la povera Ninfa insanguinata e disperata. Ovidio, nelle “Metamorfosi” , narra che il dio alato cammin facendo “si innamorò di lei” e la possedette. Invece fu un vero e proprio stupro su una donna già violentata.


Con singolare coincidenza proprio nello stesso giorno L'UNESCO celebra la Giornata Mondiale della Lingua Madre, dedicata alle lingue minoritarie, le "lingue tagliate" nel corso dei secoli dalle culture dominanti. La data intende ricordare il 21 febbraio del 1952 quando studenti bengalesi dell’università di Dacca furono uccisi dalle forze militari del Pakistan, che allora comprendeva anche il Bangladesh, perché protestavano per il mancato riconoscimento del bengalese come lingua ufficiale.

Il mito latino di Tacita Muta, insegna alle donne a riconoscere l'archetipo profondo dell'importanza del silenzio e del segreto. Purtroppo testimonia anche come la violenza sulle donne non sia soltanto frutto dei nostri tempi, ma sia insita nel più profondo dell'inconscio collettivo che riemerge nelle storie dei mitografi.
Raccogliendo questa testimonianza dal nostro passato mitico, ho scritto un piccolo libro dedicato proprio a lei, alla ninfa Lara, la ninfa canterina che divenne Tacita Muta, la dea de silenzio.

Ma  Tacita Muta continuò a regnare sugli uomini attraverso  il frutto di quella che fu una violenza sessuale perpetrata, i Lari i gemelli nati da Tacita Muta e Mercurio, che il mondo romano metteva a protezione della famiglia, della casa.
Allo stesso modo le lingue “tagliate” in tutto il mondo, ricordate dall’UNESCO, non periscono ma si arricchiscono di orgoglio per l’appartenenza e fioriscono in creatività.

Per questo nel 2018 con l’Associazione Internazionale dei Critici letterari , l’Associazione Salpare, Il Gremio dei sardi di Roma e la Fondazione V.P. Sardinia, ho ideato il Premio Tacita Muta per le lingue minoritarie.
La Giuria del “Premio Internazionale Tacita Muta per le minoranze linguistiche” (Neria De Giovanni (Presidente), Pierfranco Bruni, Eva Eckkrammer, Antonio Maria Masia, Valentina Piredda) finora ha assegnato il premio ad  Eva Eckkrammer, per le minoranze caraibiche,   Piero Marras per la lingua sarda, Silvia Piacentini e Caterina Fiorentini  per la lingua friulana,   Rut Bernardi per la minoranza linguistica ladina.

NERIA DE GIOVANNI
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