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Gli eventi al Museo della Tonnara di Stintino, libri, danza, arte

02/09/2021, 09:23 | Attualità

Si comincia Venerdì 3 settembre alle 19 con la presentazione del libro “L’eredità di Angela. Magia e stregoneria in Sardegna tra ‘800 e ‘900” (Nemapress edizioni) dell’archivista e storica Alessandra Derriu, che dialogherà con Maria Antonietta Titti Ruiu, referente di MAB, Musei Archivi Biblioteche della Sardegna ed Esmeralda Ughi, direttrice del MuT.
 

Si tratta del secondo libro di Derriu, già autrice di “Maura, l’indovina di Orotelli”, (Nemapress edizioni) storia di una donna che praticava l’arte della divinazione, tratta dagli Atti del Tribunale dell’Inquisizione Vescovile di Alghero. Prendendo le mosse da un fascicolo processuale del 1902, “L’eredità di Angela” descrive la vicenda reale di una donna accusata di truffa, la cui storia si intreccia a quella di Maura, l’indovina di Orotelli, della quale Angela Piroddi era verosimilmente bisnipote.
 

Domenica 5 settembre sarà presentato il progetto “Overlap” dell’Associazione Senza Confini Di Pelle, che utilizza gli strumenti dell’arte e della scienza per indagare la sovrapposizione delle rotte migratorie degli uccelli e degli esseri umani, e riflettere quindi sull’interrelazione reciproca tra migrazione e biodiversità e sul concetto di residenza.
 

La serata prenderà il via alle 19:30 con la performance di danza site specific “Bio Tracing”. Sono storie che attraversano il Mediterraneo seguendo diverse rotte quelle tratteggiate dai tre danzatori in scena, Dario La Stella, Valentina Solinas e Ivonne Bello.
A seguire sarà inaugurata “We All Are B”, mostra concettuale che ruota intorno ai concetti di biografia, confini e biodiversità. Curata da Dario La Stella e Valentina Solinas con la collaborazione di Valentina Piredda, l’esposizione è costituta da fotografie, installazioni, video e disegni realizzate da autori diversi a partire dal 2019, anno di avvio del progetto Overlap.

 

La mostra, che sarà visitabile al Mut fino al 15 settembre, è dislocata in due spazi. Alcune opere sono attualmente in esposizione anche al Museo Casa Manno di Alghero. Una scelta, quella del doppio spazio, dovuta alla volontà di dare un’evidenza fisica, concreta, a un altro concetto chiave della mostra, il concetto di migrazione nella sua valenza biologica, in quanto connaturata all’essere umano, e non nella sua dimensione culturale o politica. Per vedere tutte le opere che compongono la mostra, gli spettatori dovranno dunque “migrare” tra i due comuni sardi, uscendo dai confini di uno spazio unico per ampliare la propria esperienza percettiva e sensoriale.
 

Per accedere agli eventi in programma necessario essere in possesso del Green pass.

Tutte le info su www.mutstintino.com.

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