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Più libri più liberi: di lettura si può ancora vivere?

La tredicesima edizione della Fiera apre e rilancia

19/11/2014, 22:51 | Attualità

La Fiera Nazionale Più libri più liberi compie 13 anni e si è presentata come sempre al Tempio di Adriano a Piazza di Pietra di Roma.
In tempi di crisi che colpiscono soprattutto la cultura, in tempi in cui molte librerie indipendenti chiudono, molto coraggiosa è una iniziativa come quella di Più libri più liberi che non si arrende ma rilancia.

Rilancia grazie a 350 editori presenti, con oltre 400 incontri con gli scrittori in programma al Palazzo dei Congressi di Roma dal 4 all'8 dicembre 2014 .

E poi iniziative prima e dopo la Fiera, iniziative di lettura che coinvolgono le biblioteche di Roma, le Università e i luoghi di cultura dell’intera Regione Lazio.

E poi incontri professionali con editori ed agenti letterari di numerosi Paesi stranieri, stand di editori di altre Nazioni come Svizzera e Città del Vaticano; iniziative rivolte al pubblico dei ragazzi forse i lettori più forti cui si guarda con sempre maggior interesse.

Il Direttore della Fiera Fabio Del Giudice ha illustrato questa tredicesima edizione di Più libri più liberi, promossa e organizzata dall'Associazione Italiana Editori col contributo di numerosi attori istituzionali come Ministero dei Beni culturali, Comune di Roma, Camera di commercio, Regione Lazio, AIE..
Sono intervenuti alla Conferenza Stampa: Lidia Ravera, Assessore alla Cultura della Regione Lazio, Giovanna Marinelli, Assessore alla Cultura, creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale, Rossana Rummo, Direttore Generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore del Ministero dei beni culturali, Lorenzo Tagliavanti, vicepresidente della Camera di commercio, Paola Gaglianone, Presidente Istituzione Biblioteche di Roma e Ines Aronadio, Istituto con l'estero.

Il Presidente del Comitato promotore della Fiera Più libri più liberi Enrico Iacometti, a cui, come lui stesso ha ricordato, si deve il fortunato nome dato alla Fiera, ha chiuso con una giustissima considerazione: vanno bene i discorsi sulla cultura, ma le case Editrici sono aziende, sono imprese economiche, e bisogna trovare assolutamente dei sistemi anche legislativi per salvarle e con esse salvare non solo la cultura ma molti posti di lavoro!

A questo proposito una delle schede in Cartella stampa mostra come nel 2013 siano aumentati i numeri delle pubblicazioni ma diminuito di oltre il 20% il personale occupato.Prima diminuisce la forza lavoro, poi chiude l’impresa.

E per questo, condividiamo con Iacometti, che il Governo e il Parlamento dovrebbero inserire il settore librario tra quelli in crisi occupazionale ed intervenire con una legge ad hoc per il libro visto che la carta stampata dei giornali e periodici ha da sempre incentivi ed attenzioni.
Importante la cultura a Più libri più liberi ma speriamo anche in buoni affari perchè,
il libro è l’oggetto più regalato dagli italiani a Natale, occasione in cui si vende il 50% di tutto l’anno. 

E di lettura si può ancora …vivere.

Neria De Giovanni
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