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BUON 2018 ancora con il portaleletterario.net

27/12/2017, 15:59 | Attualità

Noi della Redazione del portaleletterario.net vorremmo fare gli auguri a tutti i nostri lettori per un fruttuoso, ricco e  sereno 2018.

In una parola vorremmo augurare : BUON ANNO!

Ma come?

Ci è sembrato il modo migliore dare voce ai poeti.

Così Gianni Rodari ci ricorda con la sua filastrocca che il nostro destino siamo...noi.

Renzo Pezzani esorta ai buoni sentimenti che ...mettono le ali.

Infine Pablo Neruda, il grande poeta Premio Nobel cileno,  racconta come il primo giorno dell'anno sia per tutti noi speciale perchè pieno di promesse.

E allora: BUON 2018 in salute e lettura a tutti!

 

L'anno nuovo

di Gianni Rodari
 

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.

Capodanno

di Renzo Pezzani

Sfoglia sfoglia tutto l’anno,
fin che giungi a Capodanno.
Sfoglia i giorni e le vicende,
una fiaccola s’accende.
L’anno nuovo eccolo qua,
vita nuova si farà!
L’anno nuovo con la messe
degli auguri e le promesse;
con i baci e le sorprese,
con gran ceri entro le chiese;
con preghiere e con regali,
e ciascuno ha in cuore l’ali,
saprà vivere in bontà:
l’anno nuovo, eccolo qua!

Il primo giorno dell'anno

di Pablo Neruda

 

Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.

Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli…
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.

Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.

 

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