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"Napoli mon amour" di Alessio Forgione vince la prima edizione del premio "Intersezioni.Italia-Russia"
La premiazione giovedì 13 giugno a Mosca
12/06/2019, 16:47 | Arte e CulturaÈ Napoli mon amour di Alessio Forgione (NN editore, 2018) il romanzo vincitore della prima edizione di Intersezioni. Italia-Russia, il Premio annuale bilaterale promosso dal Centro per il libro e la lettura con l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca e in partnership con l’Associazione Giri di parole.
Romanzo di formazione “lucido e a tratti febbrile”, Napoli mon amour racconta lo scorrere lento e a tratti vacuo della vita di Amoresano, un nome particolare per una vita come tante, che oscilla tra una serata al bar e la difficile ricerca di un lavoro, così priva di prospettiva da sconfinare addirittura nell’ipotesi di suicidio. A interrompere il claustrofobico passare dei giorni, un inaspettato doppio incontro: quello con una splendida ragazza di cui Amoresano si innamora, Nina, e quello con Raffaele La Capria, suo mito letterario. Basteranno questi due elementi a invertire la sua spirale discendente, sullo sfondo di una Napoli “afosa e livida di pioggia, cinerea come la Hiroshima del film”? Una lettura che trasporta altrove, una qualità letteraria che si rivela immediata a ogni pagina e che a ogni pagina sorprende, soprattutto considerata la giovane età del suo autore, classe 1986, e il fatto che questo ne rappresenti l’esordio narrativo. Insieme allo stile, diretto e senza incertezze, determinante per la vittoria del Premio anche una riflessione sul panorama dell’editoria russa e del suo pubblico, prossimi destinatari dell’opera. Come si evince dalla motivazione, infatti:
La forza di Napoli mon amour risiede in una capacità descrittiva fuori dal comune che permette al lettore di immedesimarsi nelle vicende del protagonista cogliendone le oscillazioni emotive e i pensieri più profondi. Alessio Forgione restituisce magistralmente incertezze e paure che abitano il nostro presente e ancor più quello dei suoi coetanei, illuminando la narrazione con punte di dolore commoventi e febbrili attimi di gioia. Con uno stile efficace e preciso, il romanzo di Forgione è particolarmente indicato a inserirsi nell’attuale panorama editoriale russo, catturando i gusti di un pubblico sempre ricettivo nel captare le migliori proposte provenienti da altri paesi.
Al vincitore di questa edizione del Premio, la possibilità di vedere il proprio libro tradotto e pubblicato in russo, secondo un meccanismo che l'anno prossimo porterà alla vittoria di un libro russo da tradurre in italiano nell’ottica di una reciproca valorizzazione di opere contemporanee già apprezzate nei due Paesi e di una loro ulteriore promozione oltre i rispettivi confini. Un obiettivo che la scelta di Napoli mon amour centra brillantemente, offrendo uno spaccato del capoluogo campano tra brulicante vitalità e umori sotterranei, volitivo e mutevole ma sempre rassicurante, come solo il luogo che chiamiamo casa può esserlo. Amoresano ama Napoli perché ha capito di non poter fare altrimenti, perché a legarlo alla città è un sentimento complesso, profondo e allo stesso tempo crudele: sente di dover partire ma non ci riesce e quando finalmente leva l’ancora, i ricordi sono sempre in agguato: “…mi piaceva guardare il mare, perché mi piaceva immaginare che oltre l’orizzonte, ovunque fossi, ci fosse Napoli”.
Il romanzo vincitore è entrato nella sestina finalista insieme a L’innocente (Mondadori) di Marco Franzoso, Pura invenzione (Marsilio) di Lisa Ginzburg, Spifferi (La Nave di Teseo) di Letizia Muratori, Follia maggiore (Sellerio) di Alessandro Robecchi e Addio fantasmi (Einaudi) di Nadia Terranova.
I titoli sono stati selezionati dai componenti italiani della giuria – il saggista e critico Filippo La Porta, lo scrittore e traduttore Paolo Nori e il saggista e scrittore Alberto Rollo – e successivamente sottoposti a votazione da parte di tutti i suoi componenti – i colleghi russi Anna Jampol’skaja, traduttrice e filologa, e Evgenij Solonovic, italianista e traduttore, e i due rappresentanti delle istituzioni promotrici del Premio, i Direttori del Centro per il libro e la lettura Flavia Cristiano e dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca Olga Strada – invitati a esprimere ciascuno la propria preferenza.
La cerimonia di premiazione si terrà giovedì 13 giugno a Mosca presso l’elegante cornice della Biblioteca delle letterature straniere dove, insieme a Olga Strada, interverranno il presidente del Centro per il Libro e la lettura Romano Montroni e Paola Passarelli, Direttore Generale Biblioteche e Istituti Culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Al vincitore sarà donata una targa realizzata appositamente dall’artista Marco Bravura, che per l’occasione ha riprodotto il logo ufficiale del Premio con la tecnica compositiva del mosaico, della quale è vero maestro. Firma di opere che figurano in musei, banche e collezioni private in Europa, Russia e Stati Uniti, nel corso della sua lunga carriera ha esposto in numerose mostre, tra cui la Biennale di Venezia nel 2011 e la IV Biennale d’Arte Contemporanea di Mosca. Attivo tra Italia e Russia, è oggi è uno degli artisti contemporanei più conosciuti e apprezzati dei due Paesi, ennesima testimonianza del solido legame culturale a cui anche il Premio fa riferimento.