"TACITA MUTA" NELLA GIORNATA PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE

Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l'Eliminazione della violenza sulle donne.
Ricordiamo Tacita Muta, la ninfa canterina a cui Giove tagliò la lingua per aver svelato a Giunone i suoi tradimenti. Viene affidata a Mercurio perchè la porti all'Ade e cammin facendo Mercurio la stupra.

Il mito latino di Tacita Muta, insegna alle donne a riconoscere l'archetipo profondo dell'importanza del silenzio e del segreto perché nel silenzio dell’Ade Tacita Muta ha portato a compimento la sua gestazione, diventando in seguito la regina di quel luogo. Ha dato alla luce due gemelli,  i Lari,  il frutto della violenza subita, che il mondo latino mise a protezione della casa.

Purtroppo però lo stesso mito, narrato dal grande poeta Ovidio, testimonia anche come la violenza sulle donne non sia soltanto frutto dei nostri tempi, ma sia insita nel più profondo dell'inconscio collettivo che riemerge nelle storie dei mitografi.
Di quale colpa si era macchiata la ninfa Laila, colei che canta, chiamata Tacita Muta dopo la mutilazione subita da Giove? Il peccato di aver parlato, di essersi ribellata ad un sopruso.

Se la cultura occidentale si è per secoli basata sul detto sofocleo “Silenzio, le donne dovevano stare zitte”, il mondo dei miti ci offre esempi di forte valenza e potere femminile. Per esempio la dea dell’amore nel mondo etrusco, corrispondente alla Venere latina, si chiamava  Turan, colei che comanda ai cuori. Turan ha la stessa radice linguistica del termine tiranno, colui che domina.

Oggi la donna ha finalmente gli strumenti, anche questi multimediali e informatici, per riappropriarsi in pieno della comunicazione e per difendersi dal sopruso e dalla violenza che persisteva da secoli, quella dell’essere privata della parola.

Neria De Giovanni "Tacita Muta, la dea del silenzio" , Nemapress edizioni, euro 10