CARO FRANCESCO CASULA, PER GRAZIA NUORO IN PELEA?

Grazia Deledda

La nostra indignazione, la mia indignazione si unisce a quella di altri intellettuali,giornalisti, docenti, che come me sono liberi e non devono alcuna spiegazione delle loro posizioni ad alcun padrone! Così, ripeto, sono indignata perché le linee guida del Ministero Pubblica Istruzione  continuano  ad ignorare , nei suggerimenti ai docenti, i maggiori scrittori meridionali, insieme a tutti, dico tutti, gli scrittori sardi ad iniziare dalla nostra unica, sì unica, premio Nobel femminile Grazia Deledda.
Mi unisco dunque alla pelea intonata dall’ottimo Francesco Casula sui social, seguito da Ciraco Offeddu e chi, lo ribadisco, è libero di esprimere le proprie posizioni e non deve rendere conto ad alcun direttore o altro potere, fossero anche i concorsi pubblici, magari universitari da vincere grazie a commissioni che non ci si può inimicare…
 

A proposito di universitari: L’Agenzia Adnkronos di Roma, il  12 ottobre del 1995. scriveva:  “Nell'olimpo della letteratura italiana del Novecento non c'e' posto per le opere di Grazia Deledda, Corrado Alvaro, Carlo Cassola, Ignazio Silone, Ennio Flaiano, Massimo Bontempelli, Dino Buzzati, Vitaliano Brancati e Giorgio Bassani. Sono queste infatti alcune delle clamorose esclusioni decise dall'italianista Alberto Asor Rosa nella sua qualita' di curatore del quarto e ultimo volume della monumentale collana ''Le opere della letteratura italiana'', che Einaudi pubblichera' in due tomi, il primo a meta' novembre e il secondo a gennaio. “
 

Forse ho le traveggole, ma mi pare che proprio questo italianista sia stato chiamato a ricoprire un incarico deleddiano  nella città dove Grazia è nata, quella Nuoro ancora una volta matrigna...Riuscirà adesso con coraggio, ad essere in pelea, riprendendo il titolo di un famoso libro del compianto Enzo Espa?
Forse no, caro Francesco...