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Premio Cuomo 2018: podio tutto al femminile per la letteratura con Lia Levi, Mounya Allali e Mimma Pisani

Per il Giornalismo Premio alla Carriera ad Antonio Di Bella; per la saggistica vincono Rita Parsi e Heikki Solin. A Grazia Francescato il Premio Internazionale

28/11/2018, 19:51 | Costume e società

Il ‘Franco Cuomo International Award’ 2018 è stato assegnato per la Letteratura alla scrittrice Lia Levi, alla poetessa marocchina Mounya Allali e alla critica d’arte Mimma Pisani. Il giornalista Antonio Di Bella riceve il premio nella sezione Giornalismo per i suoi 40 anni di carriera nella radiotelevisione italiana mentre, per la sezione Saggistica, si aggiudicano l’award la psicoterapeuta Rita Parsi e lo storico Heikki Solin.  Premio Speciale alla scrittrice esordiente Elena Rossi.
 

Per la sezione Letteratura il Franco Cuomo International Award alla carriera è stato attribuito a Lia Levi, il cui ultimo romanzo “Questa sera è già domani” (Edizioni E/O) racconta di come, tra scetticismo e indifferenza, il fascismo arrivò nel 1938 a promulgare le leggi razziali. Un romanzo intenso in cui la scrittrice, “attraverso la vita di una famiglia ebraica e gli occhi di un bambino, ricostruisce una delle pagine più tragiche della nostra storia e della storia dell’umanità, raccontando come, tra scetticismo e indifferenza, il fascismo arrivò nel 1938 a promulgare le leggi razziali. Una prova di grande letteratura, ma anche un monito sommesso a mantenere sempre alta la guardia nella difesa di quei diritti e quelle libertà che si ritengono acquisiti”. Il premio è andato poi a Mimma Pisani, compagna dell’artista scomparso Vector Pisani, critica d’arte, autrice di numerose raccolte di versi e di un romanzo, appena pubblicato, dal titolo “Muraglia”, spaccato della società meridionale del secondo Novecento, e per la letteratura straniera alla poetessa marocchina Mounya Allali, che è anche da sempre impegnata in prima linea a promuovere il dialogo. Premio speciale della Presidenza a Elena Rossi, scrittrice esordiente, che dedica la sua vita a costruire ponti tra diverse culture.
 

Per la sezione Giornalismo l’award alla carriera è stato assegnato ad Antonio Di Bella, che quest’anno festeggia i 40 anni di attività. Un grande protagonista dell’informazione radio televisiva, particolarmente sensibile alle tematiche culturali e al mondo del teatro.
 

Per la sezione Saggistica, due i vincitori: la psicoterapeuta e psicopedagogista Rita Parsi, per il suo libro “Generazione H”, che ci offre un ritratto straordinario dei giovani di oggi, nativi digitali e cittadini virtuali del mondo. “Il libro – si legge nelle motivazioni della Giuria – che raccoglie storie di giovanissimi, che si sono smarriti nel Web, che hanno pericolosamente rischiato di ritirarsi dalla vita, contiene anche l’invito alla scuola a provvedere alla diffusione di una corretta alfabetizzazione mediatica e l’invito ai genitori a farsi guide autorevoli dei propri figli, educandoli innanzitutto ad una adeguata autostima, che è una percezione di sé che si sviluppa solo attraverso l’amore, e la cui assenza è la causa primaria di ogni dipendenza”. Bisogna investire sui giovani – è l’appello che lancia Rita Parsi – investire sul loro benessere psicofisico, perché i giovani costituiscono il capitale più grande di ogni società.  Sempre per la sezione Saggistica, si aggiudica l’award Heikki Solin, per i suoi importanti studi filologici ed epigrafici sulla Roma antica.
 

La cerimonia di premiazione si terrà lunedì 3 dicembre 2018 alle ore 16.30 nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma (Via della Dogana Vecchia, 29). Introdurrà il prof. Antimo Cesaro, ex Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali. Presenterà la manifestazione il giornalista Giampiero Marrazzo.
 

Il Franco Cuomo International Award per la Letteratura è andato per l’Arte a due grandi artisti del nostro tempo, Ubaldo Bartolini e Bruno Ceccobelli, e un imprenditore, Sergio Longo, collezionista mecenate e fondatore del Camusac, Museo d’Arte Contemporanea di Cassino.

Vincitrice del Premio speciale internazionale Grazia Francescato per le sue battaglie ambientaliste.

I Premi della presidenza dell’Award sono stati attribuiti, oltre che a Elena Rossi, anche a Cinzia Catalfamo, presidente della Fondazione Akbaraly per il suo impegno accanto ai più fragili in Italia e in Africa; a Vazapp, gruppo di imprenditori del Sud che sta cercando di rilanciare in chiave nuova il settore agricolo della Capitanata, attraverso le armi della socialità e della cultura.

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