Giovedì, 28 Marzo 2024 (S. Teodora)

Sei in: News » Attualità » Maddaloni vince la statuetta ad Hollywood con la docu-fiction “Non cercare la logica dove non l’hai messa tu”

  • mail

Maddaloni vince la statuetta ad Hollywood con la docu-fiction “Non cercare la logica dove non l’hai messa tu”

La docu-fiction di Ferdinando Maddaloni su Andrej Mironov . Il regista a Taranto a gennaio con Luigi De Filippo

12/12/2016, 17:29 | Attualità

“Non cercare la logica dove non l’hai messa tu”, è una docufiction, soggetto, sceneggiatura e regia di Ferdinando Maddaloni, prodotta da Artisti Civili con il patrocinio di Amnesty International ed il contributo del Nuovo Imaie, uscita in occasione del decimo anniversario dall'omicidio di Anna Politkovskaja, la giornalista russa molto conosciuta per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sua opposizione al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. tu”, è una docufiction, soggetto, sceneggiatura e regia di Ferdinando Maddaloni, prodotta da Artisti Civili con il patrocinio di Amnesty International ed il contributo del Nuovo Imaie, uscita in occasione del decimo anniversario dall'omicidio di Anna Politkovskaja, la giornalista russa molto conosciuta per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sua opposizione al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.

Interpreti: lo stesso Ferdinando Maddaloni, Carmen Femiano, Katia Nani (che recita il ruolo della giornalista Natalia Estemirova, uccisa nel 2009), Paola Sini, Tina Femiano, Ornella Cascinelli, Olga Matsyna, Fabio Massa, Manila Aiello, montaggio di Stefano Imperato.

Così ho conosciuto Ferdinando Maddaloni, l'estate scorsa, tramite Gianfranco Suma un mio amico giornalista: "Salve, Daniela, su consiglio di Gianfranco, ti scrivo per parlarti dell'imminente uscita del mio prossimo lavoro che segue il precedente del 2008, la mia prima docufiction dedicato alla giornalista Politkovskaja dal titolo: “Anna Politkovskaja: concerto per voce solitaria”, che sarà  in scena per l’ultima replica il 22 aprile 2017 al Teatro J.P.Velly di Formello".

Maddaloni mi ha raccontato di come ha conosciuto il giornalista russo Andrej Mironov ed il fotografo italiano Andrea Rocchelli, di Anna Politkovskaja e del progetto di beneficenza “Una Videoteca per Beslàn” (https://www.facebook.com/Una-Videoteca-per-Beslàn-31982290694/?fref=ts) che ha realizzato in questi anni. Maddaloni mi ha raccontato di come ha conosciuto il giornalista russo Andrej Mironov ed il fotografo italiano Andrea Rocchelli, di Anna Politkovskaja e del progetto di beneficenza “Una Videoteca per Beslàn” (https://www.facebook.com/Una-Videoteca-per-Beslàn-31982290694/?fref=ts) che ha realizzato in questi anni.

"Ci sono molte versioni di ciò che accadde durante lo scontro a fuoco tra i soldati Russi ed i terroristi", spiega il regista, "Ciò che è certo, è che 334 persone, di cui 186 bambini, persero la loro vita. Ma per strapparti qualche sorriso ti consiglio questo video(https://www.youtube.com/watch?v=oQTvCYqlpn0) ... il mio preferito: BeslaNapoli2014. Grazie Diego Maradona! ".

Si tratta di un minitorneo di calcio organizzato a Beslàn in occasione della Santa, dove Napoli e Beslàn si contendono la maglietta con dedica regalata dal genio del pallone, Diego Armando Maradona. "Io vado a cercare, scovare le cose migliori anche in altre culture lontane dalla mia. L’Ossezia è la mia seconda casa per la purezza degli affetti che vanno oltre la conoscenza della lingua. L’Ossezia e la Campania hanno molte cose in comune" aggiunge Maddaloni.

Il giornalista russo dissidente, Andrej Mironov, è morto il 24 maggio 2014 a Sloviansk assieme al fotografo italiano Andrea Rocchelli in un attacco di mortaio mentre documentavano gli scontri armati pre-elettorali nell'Ucraina orientale.

"Erano in tre in quel taxi, un giornalista francese che si è salvato, mentre Andrej e Andy Rocchelli sono morti per lo scoppio di un mortaio. Con loro avevo fatto il mio primo viaggio a Beslàn" racconta il regista, "Con Andrei ho discusso tante volte! Parlavamo spesso via Skype e siccome io ero logorroico e gli rivolgevo numerose domande, Andrej mi zittiva con la frase “Caro Ferdinando, non cercare la logica dove non l’ hai messa tu”, interrompendo subito dopo la comunicazione. È stato il mio Virgilio con cui ho fatto il mio primo viaggio a Beslàn, assieme al fotoreporter Andy Rocchelli, e l’ho invitato a Napoli, nel gennaio 2009, in occasione della presentazione del mio progetto “Arte, informazione e disinformazione ad arte”

Nel 2015 Ferdinando Maddaloni comincia il suo viaggio biografico dopo avere appreso la loro tragica scomparsa, infatti la docufiction inizia con immagini di guerra e la fatale esplosione finale che ha ucciso Andy e Andrei. L’effetto espressionistico dell’esplosione è una nota biografica dalle inevitabili conseguenze emotive che il regista riesce a veicolare e i cui significanti permangono per tutta la durata del documentario: perché non è possibile per Ferdinando Maddaloni dimenticare il dolore della perdita e il significato dell’assurdità della guerra, dove è impossibile trovare una logica.

La docufiction viene arricchita da immagini tratte dall’archivio personale fotografico di Maddaloni, da preziosi documenti visivi originali dalla Russia e dall’Ucraina e da una sua inedita intervista ad Andrei Mironov.

Non mancano due scene di ‘teatro nel teatro’ in cui sono recitati due monologhi. Il primo monologo si intitola “(in) Visibili segnali di protesta” ed è recitato dallo stesso Maddaloni, in una scenografia che ricorda l’ingresso di un campo di sterminio polacco di Auschwitz con il motto ‘Der Arbeit macht frei’, che riporta la b di Arbeit ribaltata, forgiata in forma di dissenso dal fabbro Jan Livacz, in modo che l’occhiello piccolo risulti in basso rispetto al grande, anziché in alto come la grafica impone. Katia Nani che interpreta la giornalista Natalia Estemirova, grande amica di Anna Politkovskaja e di Andrei stesso, recita il secondo monologo  “La paura di perdere se stesso”, durante la sua prigionia.

L’intero documentario è intervallato dalle news date in tempo reale dall’attrice Paola Siniche, che interpreta il ruolo di una giornalista televisiva e da voci fuori campo (Tina Femiano, Ornella Cascinelli, Olga Matsyna, Fabio Massa, Manila Aiello).

Il finale è affidato alle vibranti corde vocali di Carmen Femiano, commovente inteprete del brano “ Vulesse” di M.Francini e M.Lattanzio, dedicato ai piccoli superstiti di Beslàn, (da:note di regia).

Dopo la visione del documentario ho risentito il regista: "Ciao. Ho visto la docufiction . Breve ma intensa e piena di sentimenti come amicizia, onore e coraggio. Il coraggio espresso da Andrei, dalle parole della madre che lui riporta durante l’intervista inedita, e dalla giornalista Natalia Estemirova nel suo monologo. Il monologo da te recitato nella scena del campo di sterminio è creato per un pubblico elitario per poi passare ai volti dei bambini. Vedere attraverso gli occhi dei bambini è un percorso di crescita. Mi hanno commosso alcuni tuoi commenti quando sei giunto in quei luoghi, nella Russia di Putin, e sei stato assalito emotivamente da quella realtà.  Il sentimento di amicizia che tuttora ti lega ad Andrei è profondo, come anche il sentimento di affetto e di stima che egli stesso ti ha trasmesso nei confronti degli altri giornalisti scomparsi, tanto da essere riuscito a capovolgere la convinzione che non sarebbero stati ricordati. Questo documentario è un brano di storia contemporanea importante che tutti dovrebbero conoscere". La sua risposta concisa:"Grazie Daniela. Andrei meritava tutto questo e le tue parole nobilitano tutto il lavoro"-

Maddaloni ha vinto l’“International Independent Documentary Awards”, rassegna di Hollywood, in programma il 10 dicembre 2016 nei Raleigh Studios di Los Angeles. Il regista mi aggiorna che "Poiché non potrò essere fisicamente presente alla cerimonia di premiazione prevista per il 10 dicembre a Los Angeles, gli organizzatori mi hanno già invitato ad Hollywood alla festa che riunirà tutti i vincitori della Hollywood International Independent Documentary Awards. Nel frattempo sempre per il 10 dicembre è previsto un gemellaggio San Giorgio a Cremano-Hollywood con  tombolata a cura di Luigi Farina e Spaghetti italiani, i cui proventi saranno interamente destinati al progetto “Una Videoteca per Beslàn”".
Ferdinando Maddaloni attualmente è impegnato in tournée con Luigi De Filippo in “Natale in casa Cupiello”, e sarà in Puglia a Taranto, il 10 e l’11 gennaio 2017 presso il Teatro Orfeo.
 

 

 

Daniela Rubino
Foto (1)

Media

stilefashion
viverecongusto
terraecuore

Apri un portale

Newsletter



Lavora con noi

Contatti

redazione@portaleletterario.net

facebook twitter